sabato 1 dicembre 2012

un porto, un viaggiatore, una nave, e poi...niente altro

 







 fu così


che i preparativi per il grande viaggio si fecero serrati
il piccolo porticciolo
era pronto per dare il via
all'avventura più entusiasmante del viaggiatore
le grandi ambizioni entravano con irruenza nella sua vita
togliendo spazio a tutto ciò che egli era prima e c'era prima
la battaglia interiore che lo portò a prendere la decisione
fu lunga
estrema
e decisamente controversa
egli stesso sapeva che una parte del suo cuore lo avrebbe lasciato li
non lo avrebbe portato con sè
non più ormai
non c'era più tempo
per pensare
per essere sentimentali
bisognava essere forti
imporsi di essere forti
bisognava essere fermi e decisi
e che niente e nessuno lo avrebbe distolto dal grande viaggio
che riteneva fosse la sua unica ancora di salvezza
così facendo
preparava le provviste da portare
rinforzava le cime
cuciva e tagliava le vele
puliva e manuteneva con dedizione giornalmente la sua barca
che sarebbe stata il suo mezzo
la sua compagna di viaggio per quella grande avventura
che non poteva trovare spazio
per nessun altro
era una barca piccola ma resistente
in cuor suo
tempo addietro
quando aveva appena programmato
di salpare verso mete ignote e meravigliose
aveva pensato a portare con se
le cose più care
quelle che gli avrebbero fatto compagnia e dato calore durante il suo percorso
ma dopo attente analisi
prese la decisione più importante della sua vita
sapeva che quello
quel percorso
era fondamentale per lui
e che qualsiasi oggetto
materialmente in esubero
avrebbe reso il suo viaggio critico e instabile
perchè sapeva che la barca
anche se resistente
era semplicemente
una barca molto piccola
troppo piccola
che non avrebbe retto
e questo non lo avrebbe mai permesso
non avrebbe mai permesso di rovinare
il suo grande obiettivo
da disavventure di qualsiasi entità
soltanto per portare delle cose
che erano inutili
che ora trovava inutili
o che comunque potevano essere semplicemente lasciate li
alla sua vecchia casa diroccata
a cui non diede più amore
da tempo non lo faceva ormai
a cui aveva permesso
che si deteriorasse
perchè aveva altri obiettivi
ci si dedicò solo poche volte prima di salpare
perchè sentiva che quello era il modo migliore
per abituarsi
e per rendersi conto davvero di ciò che stesse facendo
niente paure
non doveva averle
doveva avere fermezza
e non fermarsi
non indugiare
qualsiasi esitazione sarebbe stata letale
quel viaggio era quanto di più desiderato ci fosse nella vita del viaggiatore
e anche se tutto questo gli causava grande dolore
iniziò a pensare
a cosa lasciare e a cosa tenere
sapeva che gli affetti
anche quelli
li avrebbe lasciato lì
forse anche il suo grande amore
si anche quello
non poteva partecipare
lui ora
non poteva dare spazio all'amore
non più
non più perchè in quel momento
il suo cuore
tutto il suo cuore
era invaso
inebriato
di sentimenti
di pensieri
di obiettivi
di dolci fantasie
di sensazioni
tutte completamente dedicate
a se stesso
al viaggio
non vi era spazio nel suo cuore
seppur grande
che per il suo obiettivo
anche se questo
avesse voluto dire
addio
o nel migliore dei casi un ciao a lunga scadenza
questa ormai era la sua volontà
e il suo viaggio ormai improcrastinabile

l'amore
atrofizzato dal dolore
mentre lo vedeva allontanarsi
si accasciò sul piccolo porticciolo
e pianse
con i suoi occhi che urlavano
buon viaggio vita mia





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